Tra il 1000 e il 1500 esercitarono la loro influenza sulla vita religiosa e culturale dei soavesi anche quattro congregazioni religiose, sotto l'impulso delle quali sorsero numerose chiese. La chiesa di Santa Maria di Montesanto o dei Domenicani, del 1443, in stile lombardo. Per secoli l'interno della chiesa fu utilizzato come cimitero, così come dimostra il pavimento mosso da lastre tombali. Il campanile possiede una cella campanaria a bifore, nella cui parte superiore è inciso anche lo stemma del comune. Attualmente la chiesa è sconsacrata ed è sede di mostre e iniziative culturali importanti tra cui il concorso enologico "Soave Top".
Altre chiese che però si trovano fuori dalle cinta scaligere sono Santa Maria della Bassanella, San Giorgio e San Rocco.
Santa Maria della Bassanella nacque circa nel 1100 come semplice cappella. Nel 1800 fu poi trasformata e assunse un aspetto neo classico. L'interno conserva affreschi e bassorilievi del 1300. La fama di questa chiesa è legata a una statua in tufo raffigurante la Madonna col Bambino, posta sull'altare maggiore. La leggenda dice che questa statua proviene dalla Ponsara, una piccola valle vicina, e che fu portata in Borgo Bassano su richiesta della stessa Vergine, apparsa verso il mille ad un giovane pastore. Presso l'ingresso della chiesa sono murate due scodelle in pietra alle quali sono attribuiti poteri di guarigione, quella di destra si sostiene guarisca le cefalee se vi si appoggia la testa, mentre quella di sinistra, se usata come inginocchiatoio guarisce dai dolori alle ginocchia.